Il 9 marzo 2020 il Premier Conte annuncia il primo lockdown. Con un po’ di superfcialità molte persone vedevano il problema molto da lontano, come se pensassero che ciò non riguardasse loro: canti dai balconi, giornate chiusi in casa scambiati come una sorta di pretesto per fare dolci, pizze… guardare serie tv a go go, quasi come se fosse una costrizione ludica. In realtà i morti aumentavano e pure i contagiati, finchè non siamo giunti alla catastrofe totale.
Strumentalizzazione, sciacallaggio, false speranze, impostori e pseudo virologi, sono le persone e gli elementi che hanno prosperato in questo periodo nero durante il quale ci si auspicava un piano veloce ed efficace afinchè un vaccino potesse alleviare il dolore e la sofferenza di un mondo intero.Tutti, dico tutti, aspettavamo questo vaccino che arriverà il 7 dicembre 2020 allo Spallanzani di Milano. Le prime dosi alle 7.20 alla direttrice del laboratorio di Virologia dell’Inmi Maria Rosaria Capobianchi, all’infermiera Claudia Alivernini e all’operatore sociosanitario Omar Altobelli.Ricordo, quando ci fu il colera a Napoli…per le strade c’erano cortei immensi con tanto di striscioni “Vogliamo il vaccino!” al contrario di oggi che si scende in piazza per manifestare contro l’obbligatorietà del vaccino anti-covid. Bisognerebbe stabilire chi sono i fessi: i pro o i no vax.E’ vero, il vaccino non è stato testato nei modi e nei tempi necessari per scongiurare effetti collaterali dannosi all’essere umano, ma non c’erano alternative.Le persone si contagiano, muoiono e quindi, con la stessa fiducia che abbiamo avuto vaccinando i nostri figli dobbiamo anche accettare un vaccino che può riservarci dei rischi calcolati. Ad onor del vero, bisogna ammettere però che il governo nei limiti della costituzionalità, poteva rendere obbligatorio il vaccino e non l’ha fatto, rendendosi artefice(spero inconsciamente) di una sorta di ricatto introducendo il Green Pass, che limita l’accesso a luoghi pubblici, lavorativi, a ristoranti ecc. Una politica molto discutibile, la quale ha fatto sì che molti indecisi maturassero rabbbia e ancor di più, dubbi sull’efficacia del vaccino. Libertà di scelta si! Ma bisogna anche analizzare se la libertà di alcuni non limiti quella degli altri.
Scendere in piazza a manifestare contro il vaccino è da folli, semplicemente perchè non abbiamo mezzi e le conoscenze per affermare la pericolosità del vaccino e di conseguenza non ci resta altro che fidarci delle istituzioni, senza ricorrere a complottismi e i falsi miti : ci sono momenti nella vita che un essere umano non può scegliere…e questo non per mancanza di libertà, non per mancanza di coraggio, ma per mancanza di competenze.
Bel post, ma io credo sia legittimo scegliere se fare o no il vaccino e il fatto di introdurre il green pass è incostituzionale
Ognuno è libero delle proprie scelte e dei propri pensiere, a patto che non limitino la libertà degli altri