Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino nasce a Napoli, nel quartiere del Vomero, il 31 maggio del 1970. Tifoso del Napoli e adoratore del mito Maradona, Sorrentino a 17 anni perde contemporaneamente entrambi i genitori a causa di un incidente domestico e decide di non intraprendere la stessa carriera del padre, di professione bancario.
Finito il liceo, si iscrive a Economia e Commercio, ma gli studi universitari non fanno per lui, così sceglie di rischiare, facendo della propria passione per il cinema un mestiere. Nel 1994 comincia la sua carriera collaborando a diversi film e coprendo ruoli diversi come lo sceneggiatore e dirigendo anche alcune produzioni televisive. Nel 2001 la svolta:  Sorrentino esordisce nella regia di un lungometraggio con L’uomo in più, che viene presentato al Festival di Venezia nella sezione Cinema del Presente, col quale avvia il sodalizio con lattore Toni Servillo , vincendo il Ciak d’Oro per la migliore sceneggiatura e il Nastro d’Argento per il miglior regista esordiente. Nel 2002 il regista partecipa al documentario collettivo La primavera del 2002.Nel 2004 dirige Le conseguenze dell’amore, aggiudicandosi 5 David di Donatello e 4 Nastri d’Argento e viene incluso nel concorso del 57° Festival di Cannes, imponendo Paolo Sorrentino all’attenzione internazionale. Nel 2008 con  Il Divo, racconta  una parte della vita di Giulio Andreotti, quest’ultimo film riporta a tutti gli effetti Sorrentino sulla cresta dell’onda.
Il 61° Festival di Cannes gli assegna il Premio della Giuria, l’Academy lo include nella cinquina del miglior trucco, l’Ente David di Donatello lo premia con sette riconoscimenti e il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici Italiani lo sorprende con quattro Nastri d’Argento.
Nel 2009 Paolo Sorrentino affianca il cinema all’impegno sociale, immortalando gli effetti del terremoto dell’Aquila nel video-reportage L’assegnazione delle tende. Nel 2011 si dedica a un nuovo film, stavolta in lingua inglese, This Must Be the Place,  con Sean Penn. Anche quest’opera del regista napoletano va a Cannes, dove però non vince nulla. Il Festival francese ospita anche La grande bellezza (2013), che nei mesi successivi si aggiudica nove David di Donatello, cinque Nastri D’Argento e quattro EFA (Oscar europei), a cui si aggiungono il Bafta, il Golden Globe e soprattutto l’Oscar per il miglior film straniero. Protagonista della pellicola è ancora Toni Servillo, che lascia il posto a Michael Caine in Youth – La giovinezza (2015). Seguono nel 2018 il film diviso in due parti “Loro 1” e “Loro 2”. Segue nel 2021 “È stata la mano di Dio” , un film di genere drammatico, biografico, diretto da Paolo Sorrentino, con Filippo Scotti e Toni Servillo. Sorrentino con quest’ultimo film rompe i canoni usuali e “rischia” affidandosi alla produzione e distribuzione a NETFLIX.

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